venerdì 5 novembre 2010

Omsa ?_No grazie !!!

Omsa ?_No grazie !!! Non possiamo che appoggiare l’iniziativa di boicottaggio promossa dalle lavoratrici O.m.s.a perchè non possiamo accettare di essere ridotte e ridotti ad oggetti del profitto altrui, a semplici pedine nello spazio dell’economia globale.

Solidarietà e consumo critico
Omsa?No grazie!

Le lavoratrici << O.M.S.A >> invitano tutte le donne ad essere solidali con loro.
Boicottiamo i seguenti marchi:
Omsa
Serenella
Golden Lady
Philippe Matignon
Sisi
Hue Donna
Hue Uomo
Saltallegro
Saltallegro Bebé
Mandarina Duck
Anche se il nostro caro presidente del consiglio parla di segni positivi ho la netta impressione che quest’anno e i prossimi a venire saranno davvero disastrosi per l’Italia.
Amiche e amici,
vi porto via un po’ di tempo raccontandovi quello che sta succedendo in questi giorni a Faenza, più o meno nell’indifferenza generale.
Lo stabilimento OMSA di Faenza (RA) sta per essere chiuso, non per mancanza di lavoro, ma per mettere in pratica una politica di delocalizzazione all’estero della produzione per maggiori guadagni.
Il proprietario dell’OMSA, il signor Nerino Grassi, ha infatti deciso di spostare questo ramo di produzione in Serbia,dove ovviamente la manodopera, l’energia e il carico fiscale sono notevolmente più bassi.
Questa decisione porterà oltre 300 dipendenti, in maggior parte donne e non più giovanissime, a rimaneresenza lavoro.
Le prospettive di impiego nel faentino sono scarse e le autorità hanno fatto poco e niente per incentivare Grassi a rimanere in Italia o per trovare soluzioni occupazionali alternative per i dipendenti,salvo poi spendere fiumi di parole di solidarietà adesso che non c’è più niente da fare.
Trovo sempre più allucinante che in Italia non esistano leggi che possano proteggere i lavoratori dall’essere trattati come mere fonti di reddito da lasciare in mezzo a una strada non appena si profili all’orizzonte l’eventualità di un guadagno più facile.
Le lavoratrici vi sarebbero grate se voleste dare il vostro contributo alla campagna,anche solo girando questa mail a quante più persone potete se non altro per non alimentare l’indifferenza.

Le lavoratrici OMSA ringraziano quindi per l’aiuto e il supporto che vorrete dargli quali ennesime vittime di una legislazione che protegge sempre più gli interessi unicamente lucrativi degli imprenditori che non la vita e la condizione lavorativa dei dipendenti.»

Quindi se domani devi comprare un paio di calze, pensa bene a quale scegli. Optare per una calza Omsa significa appoggiare la politica di sfruttamento adottata dall’azienda, politica che fa ancora una volta della donna un oggetto. Questa volta nel senso dello sfruttamento del lavoro. 
Donne oggetti (come ci sono anche tanti uomini) che hanno dedicato la loro vita a far diventare grande il loro posto di lavoro, con sacrifici, passione e dedizione. Si tratta di lavoratrici che hanno reso la Omsa quella che è. E che si ritrovano di punto in bianco con un pugno di mosche in mano. Adesso non servono più. Non possiamo che appoggiare l’iniziativa di boicottaggio promossa dalle lavoratrici Omsa perchè non possiamo accettare di essere ridotte e ridotti ad oggetti del profitto altrui, a semplici pedine nello spazio dell’economia globale.
Omsa ?_No grazie !!!

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