«Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale».
Con questa “battuta”, Antonio Mastrapasqua, presidente INPS, in un convegno di Ania e Consumatori, il 5 Ottobre rivela che i precari non riceveranno alcuna pensione.
Questa è la situazione: con l’attuale sistema contributivo i precari non riceveranno nemmeno la pensione minima perché non bastano gli attuali versamenti da parte dei lavoratori stessi.
Le attuali decurtazioni dallo stipendio di un precario per i versamenti INPS, non serviranno al lavoratore.
Questo allarme è nato dalla simulazione pensionistica online che non offre nessuna statistica riguardante i lavoratori atipici, a progetto o parasubordinati.
Il servizio non è disponibile poiché non ci sono abbastanza versamenti e quindi il calcolo non può essere possibile.
Per ragioni di ordine pubblico non viene diffusa alcuna informazione sull’argomento.
Sono state mandate circa 4 milioni di lettere ai lavoratori precari ma in nessuna di esse è menzionato il problema.
Viene spiegato come versare i contributi ma non viene spiegato quando li renderanno.
Nessuno ha proposto ancora possibili soluzioni al problema.
Come al solito nessun media osa affrontare l’argomento.
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