lunedì 18 ottobre 2010

SOLIDARIETA' ALLE 320 DONNE OMSA FAENZA

Lettera di Idilio Galeotti sulla faccenda Omsa

Riceviamo e pubblichiamo dal coordinatore della Cgil.
link a Lettera di Idilio Galeotti sulla faccenda Omsa
"Sbaglieremmo profondamente se come società Faentina non riuscissimo a cogliere l’importanza dell’evento che è avvenuto con la trasmissione “Anno Zero” di Santoro. L’essere riusciti ad avere una visibilità per i lavoratori dell’Omsa  di oltre sei milioni di spettatori, con share di oltre il 24% e fare diventare la vertenza Omsa di valenza Nazionale. La trasmissione ha avuto una grande visibilità, anche per altre ragioni legate alla trasmissione, ed  ha assunto una valenza primaria nella comunicazione del paese.
E’ UN RISULTATO CHE  MAI SI ERA OTTENUTO PER UNA VERTENZA LOCALE..
Abbiamo organizzato questa iniziativa pensando al risalto nazionale, e non c’è stato tempo per pubblicizzarla a livello locale, magari lo potevano fare chi oggi si lamenta delle poche presenze, ma  comunque senza voler fare polemica, a quanto a me risulta tanti del territorio Faentino lo hanno visto attraverso la televisione e questo va bene comunque.
In queste ore ho ricevuto tantissimi messaggi di vicinanza dal livello nazionale a scalare e tutti certificano come sia stato importante mettere in risalto la vertenza simbolo del territorio, in una trasmissione politica nella quale si parlava del lavoro e della crisi che sta attraversando il nostro paese.
Si è parlato così anche del nostro territorio e delle difficoltà che stiamo attraversando, si è parlato che bisogna lavorare assieme per risolvere la vertenza Omsa e salvaguardare l’occupazione per i lavoratori.
Vorrei inoltre sottolineare che l’altra sera si è compiuto un altro aspetto importante in quanto l’iniziativa era organizzata dalle tre Organizzazioni Sindacali unitariamente ed erano presenti in forma ufficiale tutti i Sindaci del Comprensorio Faentino (che ringrazio per la loro vicinanza) e questo non è cosa che può passare inosservata.
I giorni scorsi tutti i livelli occupazionali si sono incontrati e hanno posto con forza l’esigenza di un incontro ravvicinato al Ministero dello Sviluppo Economico e prima dell’incontro è già previsto un incontro con noi Organizzazioni Sindacali al fine di individuare una linea comune nell’incontro al Ministero.
E questo non è poco, sono le cose che noi abbiamo sempre chiesto e che crediamo utili per difendere al meglio queste lavoratrici e l’insieme della società faentina.
Quindi per me sarebbe un errore clamoroso se non cogliamo questi aspetti e sappiamo anche “gioire” degli aspetti positivi che avvengono.
Tutte le iniziative non avvengo e non si realizzano per grazia ricevuto, dietro c’è un lavoro costante di giorni, settimane , di mesi che con coerenza e determinazione si porta avanti con in obiettivo in testa ben chiaro, difendere il lavoro ai 347 lavoratori dell’Omsa.
La fase che stiamo attraversando è delicata, ma penso che  possiamo fare molte altre iniziative a sostegno, e dobbiamo farle tutti assieme, di vario genere, sia di carattere Sindacale che andranno decise anche prima di andare all’incontro al ministero qual’ora non vi fossero risposte per i lavoratori, sia nel rapporto con la cultura e le arti, le importanti iniziative del Mei, del teatro Due Mondi e con altre associazioni continuano e tanto altro si può fare.
Dobbiamo però uscire da questa fase di lamentela continua e concentrarsi sul fare, si accettano le critiche , ma sopratutto si apre alle gente, alle persone che hanno idee e si concentrano sul fare.
Vorrei fare inoltre un ultimo richiamo alla società faentina, la situazione Omsa e per tanti aspetti la vertenza simbolo del territorio, ma tutti gli  altri che non ne fanno parte devono sentirsi coinvolti, sia perché stiamo assistendo ad un impoverimento del territorio, sia perché in questi casi, quello che sta succedendo per i lavoratori dell’Omsa può avvenire per altri, ma mi rivolgo anche ai commercianti, agli artigiani, a tutte quelle persone che ritengono che salvaguardare il lavoro, i diritti sia un punto centrale dell’avanzamento di una società, togliere i diritti, negargli la dignità, non fa avanzare una società, ma la fa arretrare.
Per un livello di avanzamento del paese,servono altre cose, come alzare il livello qualitativo delle produzioni, fare ricerca, serve un livello di istruzione più avanzato, occorre investire nelle energie alternative…ma soprattutto serve guardarci in faccia e dirci che dobbiamo mettere da parte gli egoisti e avere più solidarietà  nel reagire alla crisi e lo si può fare solo lavorando assieme e non dividendoci.
Inoltre per ultimo mettiamo in risalto le positività  quando si ottengono risultati, dobbiamo sapere guardare oltre e renderci conto che in un paese nel quale sono centinaia le vertenze, i lavoratori dell’Omsa, ma io penso la società faentina ha avuto un grandissimo risalto a livello nazionale e come dicevo tutto questo non avviene per caso.

Un caro saluto
Idilio Galeotti

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